Annalisa Camilli, giornalista de l'Internazionale ha pubblicato una bella analisi delle ultime decisioni prese a livello UE.
Il 21 novembre la commissaria europea agli affari interni Ylva Johansson ha presentato un piano di azione europeo per il Mediterraneo che sarà discusso al Consiglio europeo dei ministri dell’interno dell’Unione europea il 25 novembre. Il ministro dell’interno italiano Matteo Piantedosi ha reagito con entusiasmo all’annuncio, dicendo che la Commissione ha accolto le richieste di Roma sull’immigrazione, ma in realtà il piano non prevede nessun codice di condotta per le organizzazioni non governative che fanno soccorsi in mare, come invece era stato richiesto da Roma nel precedente consiglio dei ministri. “Il testo mette al centro della discussione alcune importanti questioni in tema di gestione dei flussi migratori e lo fa nella prospettiva già auspicata dal governo italiano”, ha commentato Piantedosi.
La proposta della Commissione permetterà di rafforzare gli accordi con i paesi di transito e di origine dei migranti per fermare le partenze, di finanziare Frontex (l’agenzia europea per il controllo esterno delle frontiere) e di provare a favorire un maggiore coordinamento tra i paesi europei nel soccorso in mare. L’unica vera novità è il punto 17 del piano in cui la Commissione si impegna a promuovere una discussione con l’International maritime organization (Imo), l’autorità marittima internazionale, per modificare le linee guida sul soccorso, prevedendone di specifiche per le navi umanitarie che operano nel contesto europeo.
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